sabato 11 dicembre 2010

Roma invita a rinascere

C'era una luce splendida a Roma quel giorno. Ed io sono uscito e ho vagato per la città, ho fatto foto mi sono lasciato trasportare da ricordi, suggestioni nostalgie malinconie desideri e certezze.
E poi ho fatto tappa da Enzo dove tartufo e filetto hanno consolato la tristezza mia di Luigi e Raimondo per aver rimandato le eno-scorribande in langa e provenza.



Già natale il tempo vola,
l'incalzare di un treno in corsa,
sui vetri e lampadari accesi nelle stanze dei ricordi,
ho indossato una faccia nuova,
su un vestito da cerimonia
ed ho sepolto il desiderio intrepido di averti affianco.

Allo specchio c'è un altra donna,
nel cui sguardo non v'è paura
com'è preziosa la tua assenza
in questa beata ricorrenza,
ad oriente il giorno scalpita non tarderà.

Guarda l'alba che ci insegna a sorridere,
quasi sembra che ci inviti a rinascere,
tutto inizia, invecchia, cambia forma,
l'amore tutto si trasforma
l'umore di un sogno col tempo si dimentica.

Già natale il tempo vola,
tutti a tavola che si fredda,
mio padre con la barba finta
ed un cappello rosso in testa
ed irrompe impetuosa la vita, nell'urgenza di prospettiva

Già vedo gli occhi di mio figlio
e i suoi giocattoli per casa,
ad oriente il giorno scalpita,
la notte depone armi e oscurità..

Guarda l'alba che ci insegna a sorridere,
quasi sembra che ci inviti a rinascere,
tutto inizia, invecchia, cambia forma,
l'amore tutto si trasforma,
persino il dolore più atroce si addomestica,
tutto inizia, invecchia, cambia forma,
l'amore tutto si trasforma,
nel chiudersi un fiore al tramonto si rigenera.
(Carmen Consoli)

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